M&A cross-border: opportunità e ostacoli nell’internazionalizzazione

Internazionalizzare con le acquisizioni: perché oggi è una scelta strategica

L’internazionalizzazione non è più solo una possibilità per le imprese ambiziose: è una necessità per molte realtà che vogliono sopravvivere ed espandersi in mercati sempre più globalizzati e competitivi. In questo scenario, le operazioni di M&A cross-border, ovvero quelle che coinvolgono aziende di Paesi diversi, sono diventate uno strumento centrale.

A differenza di un’espansione organica, l’acquisizione di un’azienda estera permette un ingresso diretto in un nuovo mercato, riducendo tempi e rischi, e acquisendo in un colpo solo clienti, know-how, canali di vendita e presenza locale.

Ma le M&A internazionali, pur offrendo grandi opportunità, nascondono anche ostacoli rilevanti: culturali, normativi, linguistici e organizzativi. Saperli affrontare è essenziale per garantire il successo dell’operazione.

I principali vantaggi delle operazioni M&A cross-border

Chi sceglie l’M&A internazionale lo fa per diverse ragioni, tutte connesse a obiettivi strategici di lungo periodo. I vantaggi principali includono:

  • Accesso diretto a nuovi mercati senza partire da zero.
  • Diversificazione geografica del rischio.
  • Acquisizione di tecnologie, brevetti o know-how specifici.
  • Ottimizzazione fiscale e produttiva.
  • Maggiore competitività nei confronti di player globali.

In particolare, molte PMI italiane si stanno muovendo in questa direzione per evitare la saturazione del mercato interno e rafforzare la propria posizione nei confronti della concorrenza estera.

I principali ostacoli nelle M&A internazionali

Se da un lato le opportunità sono allettanti, dall’altro le M&A cross-border comportano complessità che non si incontrano nelle operazioni domestiche. I principali ostacoli includono:

1. Differenze culturali
Una trattativa tra un imprenditore italiano e un manager giapponese non si svolge come quella tra due aziende della stessa provincia. Le differenze nei tempi decisionali, nei modi di comunicare e nei concetti di fiducia o leadership possono creare fraintendimenti o rallentare il processo.

2. Aspetti normativi e fiscali
Ogni Paese ha le sue leggi societarie, le sue regole fiscali e le sue autorità antitrust. Navigare tra questi sistemi richiede competenze legali specifiche e spesso il supporto di advisor locali.

3. Rischi valutari e geopolitici
Le operazioni internazionali espongono l’impresa a rischi di cambio (fluttuazioni tra valute) e a instabilità politica. Questi fattori vanno valutati con attenzione già nelle fasi preliminari.

4. Integrazione post-acquisizione
Integrare culture aziendali, sistemi informatici, processi produttivi e team distribuiti su più nazioni è una delle sfide più complesse. Serve una strategia chiara e condivisa.

Come prepararsi a un’operazione cross-border

Affrontare un’operazione internazionale richiede un approccio più strutturato rispetto a una M&A domestica. Alcuni elementi sono fondamentali:

  • Una due diligence profonda, che includa non solo aspetti finanziari, ma anche reputazione, compliance, vincoli contrattuali, rischi ESG.
  • Il coinvolgimento di advisor locali, legali e fiscali, per comprendere davvero il contesto.
  • Un piano chiaro per la fase post-acquisizione, che consideri le differenze culturali e le aspettative dei team coinvolti.
  • Un budget adeguato per coprire i costi di traduzioni, consulenze, viaggi e possibili ritardi.

Il ruolo crescente della tecnologia

Le tecnologie digitali stanno semplificando molte fasi delle operazioni M&A internazionali. Dalle data room virtuali per le due diligence remote, alle piattaforme di project management per l’integrazione post-deal, oggi è possibile gestire team e processi distribuiti in modo efficace.

Anche l’analisi dei dati gioca un ruolo chiave: strumenti di AI e business intelligence permettono di analizzare target in modo più approfondito e predittivo, anche quando si trovano in contesti geografici lontani.

Cross-border M&A e PMI: una grande opportunità (spesso sottovalutata)

Molti pensano che le operazioni internazionali siano riservate ai grandi gruppi. In realtà, le PMI possono trarre enorme vantaggio da acquisizioni mirate in altri Paesi.

Ad esempio, un’azienda italiana che produce macchinari industriali potrebbe acquisire un piccolo distributore tedesco o una società di servizi in Spagna, ottenendo un accesso diretto al mercato e una presenza locale immediata.

Con le giuste risorse e l’approccio corretto, anche una PMI può gestire un’operazione cross-border con successo.

Il ruolo degli advisor nelle M&A cross-border

Un aspetto decisivo è il supporto degli advisor specializzati. In un’operazione internazionale non basta conoscere i numeri: serve comprendere le persone, le leggi, le aspettative del mercato locale.

Un advisor con esperienza cross-border può fare la differenza su molti fronti:

  • Individuare target coerenti con gli obiettivi strategici dell’acquirente.
  • Valutare i rischi legali e fiscali in anticipo.
  • Facilitare il dialogo tra culture diverse.
  • Gestire con efficienza i tempi e le tappe della trattativa.

L’investimento iniziale in consulenza si ripaga ampiamente se consente di evitare errori o ritardi che potrebbero compromettere l’operazione.

Case Study: un’acquisizione cross-border di successo

Immaginiamo una PMI italiana nel settore alimentare, con un brand noto a livello nazionale, che decide di espandersi in Francia. Invece di aprire un ufficio da zero, l’azienda identifica un produttore francese di nicchia, con rete commerciale locale e buona reputazione.

Dopo una prima analisi strategica, si passa alla due diligence, che viene gestita interamente da remoto attraverso data room online. Gli aspetti fiscali e contrattuali vengono curati da uno studio francese, mentre l’integrazione post-deal viene pianificata con un team misto italo-francese.

In meno di 6 mesi, l’operazione si chiude: la PMI italiana ha ora accesso diretto a una rete di clienti francesi, mentre il brand acquisito mantiene la sua identità sul mercato.

Un’operazione ben gestita, grazie alla preparazione e alla consapevolezza dei rischi.

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